Rischi catastrofali: un pericolo sempre in agguato

l’Italia è un paese straordinario, ma con una vulnerabilità intrinseca dovuta al rischio di alluvioni e terremoti.

Partiamo subito da qualche dato riportato dall’IVASS:

  • Il 40% degli italiani è esposto a un rischio sismico alto/molto alto;
  • l’Italia è il Paese dell’Unione Europea più a rischio, 8° al mondo;
  • il 5,3% degli italiani è esposto a rischio alluvione medio alto.

Eppure, nonostante questa realtà, un numero sorprendentemente esiguo di italiani ha scelto di assicurare le proprie case contro questi rischi catastrofali:

  • il 3,9% è assicurato contro il rischio terremoti;
  • il 2,7% contro rischio alluvioni;
  • il 4,9% contro entrambi.

Un dato davvero troppo basso, se si considera che ben il 60% del patrimonio degli italiani è costituito dalla propria abitazione e che, dal 2009 ad oggi si sono verificate oltre 40 alluvioni e diversi eventi sismici importanti (2009 a L’Aquila, 2012 in Emilia, 2016/17 in Centro Italia, 2017 a Ischia, 2023 in Emilia Romagna).

Conseguenze della mancanza di una vera copertura assicurativa

Nonostante la consapevolezza di dover proteggere il proprio patrimonio immobiliare sia sicuramente accresciuta, in Italia siamo ancora ben lontani dall’aver creato un vero e proprio paracadute assicurativo.

La scarsa adesione all’assicurazione contro tali rischi lascia molte famiglie esposte ad un grave pericolo finanziario in caso di calamità.

Ritrovarsi senza più un tetto sopra la testa o vedere perdere in un attimo tutto ciò che avevi costruito in anni e anni di sacrifici, è uno scenario tra i più devastanti e tragici in assoluto che potrebbe mai capitare a te alla tua famiglia.

Ma quali sono le ragioni dietro la mancanza di copertura assicurativa?

I motivi sono diversi ma due in particolare sono i più significativi.

 

Catastrofi naturali: lo Stato NON ha l’obbligo di risarcimento

 Quando si verifica una catastrofe o una calamità naturale, il cittadino italiano è indotto a pensare che vi sia una sorta di diritto al risarcimento dei danni da parte dello Stato: in realtà la Costituzione italiana non prevede alcun obbligo in capo allo Stato in questo senso.

In caso di catastrofi naturali, le misure in materia vengono prese volta per volta, in base alle disponibilità economiche del momento. L’intervento pubblico è sempre ex-post ed è propriamente di tipo risarcitorio: lo Stato rimborsa (totalmente o parzialmente) i danni per mezzo di agevolazioni fiscali, rindennizzi o altre misure.

Questa modalità, attuata ripetutamente nel tempo, ha accresciuto la convinzione che esista un garante di ultima istanza disposto o tenuto a farsi carico della ricostruzione.

In realtà, appunto, non è così. E, soprattutto, lo Stato non riesce a farsi carico dell’intera ricostruzione o, ad ogni modo, lo fa con tempi e procedure burocratiche lunghe e pedisseque.

Leggi anche: > Scadenza polizza sulla casa < Alluvioni e terremoti? Finalmente puoi proteggerti!

 

La pericolosa sensazione di invulnerabilità delle persone.

La maggior parte delle persone proprietarie di case sono vittime dell’illusione che una calamità naturale “non accadrà mai a loro”. Questa prospettiva ottimista li porta a sottovalutare i rischi e la conseguente necessità di una copertura assicurativa.

 

Conclusioni

È essenziale comprendere che la tutela del patrimonio è un dovere e una responsabilità seria di cui sei tenuto a occupartene tu in prima persona, a prescindere da tutti gli aiuti che può fornirti lo Stato.

Investire nella prevenzione ti garantisce una maggiore sicurezza e protezione per te e la tua famiglia permettendoti di scongiurare gravi e devastanti crisi economiche.

 

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